Le mie esperienze all’estero e la passione per i viaggi mi hanno permesso di entrare in contatto con persone di diverse nazionalità, insegnandomi a superare le barriere culturali e facilitare il mio inserimento nei nuovi contesti, creando così solidi rapporti internazionali. Essendo testimone di condizioni precarie in termini di igiene, nutrizione, analfabetismo e vita di strada, ho deciso di intraprendere la strada del volontariato e del volonturismo, partecipando a progetti umanitari in vari ambiti. Tuttavia, per svolgere volontariato in modo efficace e responsabile, è fondamentale possedere una formazione adeguata, che consenta di sviluppare progetti concreti, rafforzare la coesione sociale e collaborare in rete, basandosi su legami di fiducia e solidarietà reciproca tra i cittadini. Nel 2006 ho avuto l’opportunità di recarmi in Brasile per un periodo di lavoro e volontariato, un’esperienza di vita che mi ha profondamente arricchito. All’epoca, trentenne, iniziavo a interessarmi al turismo sostenibile e sociale, con un particolare focus sulla cooperazione allo sviluppo e lo studio di modelli turistici più sostenibili. Ho trascorso tre mesi negli Stati di Goiás e Mato Grosso come impiegato turistico e operatore sociale in formazione, collaborando ai progetti di promozione dell'autosviluppo sostenuti dall’Associazione ATMA. Grazie alla mia esperienza nel settore turistico-alberghiero e alla formazione ricevuta attraverso corsi della Fosit, di Coopi Suisse e CoMundo sulla Cooperazione internazionale, ho potuto vivere questa esperienza con consapevolezza e impegno.